Toaplan Arcade Collection Vol. 1 & 2 – Il ritorno dei signori della sala giochi

La mano sudata stringe il joystick, le dita tamburellano sui pulsanti come in un assolo frenetico, lo schermo lampeggia in un tripudio di proiettili e sprite colorati. In sala giochi, ogni vita persa era accompagnata da un coro di sospiri dei presenti, ogni boss sconfitto strappava un cenno d’intesa dagli sconosciuti accanto. Erano gli anni d’oro degli shoot ’em up, un’epoca in cui Toaplan regnava tra i cabinati, capace di scolpire nella memoria collettiva una serie di titoli che avrebbero dettato legge nel genere. Oggi, con Toaplan Arcade Shoot ’em Up Collection Vol. 1 & 2, disponibili su Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5 e Xbox Series X|S, quei giorni tornano a pulsare sotto le nostre dita. Sedici giochi leggendari, riportati in vita con fedeltà e cura maniacale, pronti a ricordarci perché il nome Toaplan è ancora sinonimo di eccellenza negli sparatutto a scorrimento. Non è soltanto un’operazione nostalgia: è un viaggio nella storia viva di un genere che ha saputo trasformare il riflesso e la precisione in pura arte videoludica.

Un’eredità che ha cambiato il genere

Toaplan non è stato soltanto uno dei nomi più rispettati nel panorama arcade giapponese, ma anche una fucina di idee da cui sarebbero nati, dopo la chiusura, studi fondamentali come Cave, destinati a plasmare il sottogenere del bullet hell. E in effetti, osservando con attenzione alcuni di questi titoli, si intravedono già le radici di quella complessità coreografica fatta di proiettili in quantità vertiginose, pattern intricati e schermi che si trasformano in un caleidoscopio letale. Il primo volume offre un itinerario attraverso alcune delle produzioni più iconiche della casa: Flying Shark, Fire Shark, Tiger Heli, Twin Cobra, Out Zone, Fixeight, Batsugun e Dogyuun. Otto titoli che attraversano l’immaginario bellico e fantascientifico, alternando scorrimenti verticali e orizzontali con una varietà di scenari e nemici memorabile. Il secondo volume completa la collezione con altre otto gemme: Zero Wing, Hellfire, Slap Fight, Grind Stormer, Truxton, Truxton II, Vimana e Twin Hawk. Qui troviamo esperimenti innovativi come l’arsenale direzionale di Hellfire, capace di influenzare titoli successivi come Radiant Silvergun, o il celebre raggio traente di Zero Wing, che permette di catturare i nemici e usarli come scudo, meccanica che avrebbe trovato nuove declinazioni in opere come G-Darius.

Esperienza fedele, con un tocco di modernità

Queste raccolte puntano esclusivamente sulle versioni arcade, senza includere i porting domestici dell’epoca: una scelta che privilegia la purezza dell’esperienza originale. Oltre alle edizioni giapponesi, sono presenti le varianti internazionali, offrendo un ventaglio di sfumature interessanti per chi vuole approfondire le differenze di bilanciamento e contenuto. Sul fronte tecnico, il lavoro di Bitwave Games si traduce in un porting di grande fedeltà, supportato da opzioni moderne che rendono il tutto più accessibile: salvataggi rapidi, funzione di riavvolgimento per correggere errori, impostazioni video e audio personalizzabili, classifiche online, tracciamento delle statistiche e persino hitbox ridotte per facilitare l’apprendimento. Alcuni titoli includono il supporto al multiplayer locale a due giocatori, riproducendo quella complicità tipica della sala giochi, fatta di incitamenti, strategie improvvisate e un senso di sfida condivisa.

Non solo nostalgia

La bellezza di questa doppia raccolta sta anche nel suo valore storico: non si tratta soltanto di rivivere un passato dorato, ma di riscoprire soluzioni di game design che hanno gettato le basi di meccaniche ancora oggi imitate. Dalla progressione visiva di Batsugun, spesso considerato un precursore del bullet hell moderno, alle architetture dei livelli di Out Zone, ogni titolo racconta una tappa dell’evoluzione dello shoot ’em up. Non mancano, tuttavia, alcune osservazioni critiche: rispetto alle produzioni di Digital Eclipse, queste raccolte non offrono lo stesso livello di contenuti extra, come interviste o materiale d’archivio, e la scelta di dividerle in due volumi potrebbe far pensare che un’edizione unica sarebbe stata più comoda. Allo stesso tempo, resta la speranza di un eventuale terzo volume che includa i titoli mancanti, completando il mosaico di un’epopea videoludica irripetibile.

Il verdetto

Toaplan Arcade Shoot ’em Up Collection Vol. 1 & 2 sono un atto d’amore verso un’epoca e un genere che hanno segnato indelebilmente la storia del videogioco. Per i veterani, rappresentano un ritorno a quelle sfide che mettevano alla prova riflessi e concentrazione; per i neofiti, un’occasione di scoprire sedici pilastri dello shoot ’em up, con l’aggiunta di funzioni moderne che ne valorizzano la fruizione. Pur con qualche limite nella completezza editoriale, l’abbondanza di titoli e la qualità dei porting ne fanno un acquisto quasi obbligato per chiunque voglia avvicinarsi al meglio della produzione arcade giapponese tra anni ’80 e ’90. E chissà che questo non sia solo l’inizio di un ritorno più ampio dei re dello shoot ’em up. https://www.gonagaiworld.com/toaplan-arcade-collection-vol-1-2-il-ritorno-dei-signori-della-sala-giochi/?feed_id=35582&_unique_id=689e2537b84fa

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